Sicurezza su strada: importanza di un battistrada adeguato per una guida sicura
Il battistrada è la parte del pneumatico a diretto contatto con il fondo stradale: la sicurezza al volante passa dunque da tale componente, che si rivela fondamentale. È questa perciò la ragione per la quale è necessario effettuare a cadenza periodica un controllo del battistrada, per verificare il suo stato e accertarsi che non ci siano anomalie sulla superficie. Ci sono automobilisti che tendono a sottovalutare questo tipo di controllo in estate, poiché vi sono meno insidie rispetto alla stagione invernale, ma l’efficienza delle gomme auto dev’essere massima in qualunque periodo dell’anno, affinché possano fornire il miglior supporto e garantire una guida sicura, in particolare se si affrontano con frequenza dei lunghi viaggi.
Battistrada pneumatici: cosa controllare?
Il controllo del battistrada passa innanzitutto da un esame visivo, in modo da individuare eventuali anomalie. Bisogna fare attenzione alla presenza di crepe, screpolature, bolle o rigonfiamenti, che rappresentano un problema piuttosto grave che può portare anche all’esplosione o al cedimento improvviso del pneumatico. Se si dovesse riscontrare un’anomalia di questo tipo, bisogna subito rivolgersi al gommista che si attiverà per identificare la natura del guaio, risalire alla sua origine e risolverlo. È necessario precisare però che in presenza di tali problematiche, la gomma nella grande maggioranza dei casi non può essere riparata e bisogna provvedere alla sua sostituzione. Si tratta ad ogni modo di inconvenienti non così frequenti, e nel controllo del battistrada si deve prestare attenzione ad un altro elemento, vale a dire l’usura. Se è anomala oppure eccessiva, la sicurezza al volante viene meno poiché il pneumatico non sarà in grado di garantire l’aderenza indispensabile.
Consumo battistrada: come misurarlo?
Il controllo visivo può essere capace di notare l’usura del battistrada solo quando questa è eccessiva: per tenere sotto controllo con precisione tale parametro servono degli strumenti appositi. Attraverso lo spessimetro, dispositivo in vendita al costo di pochi euro, si può misurare la profondità degli intagli presenti sul battistrada, così da accertarsi che sia superiore al valore minimo stabilito dalle normative. Il suo funzionamento è molto semplice: basta inserire la punta del dispositivo all’interno delle scanalature presenti sulla superficie del battistrada e in pochi secondi sul display comparirà il valore della misurazione. Se è abbondantemente sopra il limite di 1,6 millimetri, si può continuare a circolare in sicurezza, se è prossimo al limite bisogna iniziare a pensare alla sostituzione delle gomme; se è al di sotto, il cambio pneumatici dev’essere effettuato il prima possibile, anche per non incorrere in sanzioni nell’eventualità di un controllo.
Metodi alternativi per misurare lo spessore del battistrada
Se non si dispone di uno spessimetro, si può agire in maniera alternativa per misurare la profondità degli intagli. Bisogna munirsi di penna, cartoncino e righello, da usare in questo modo: si inserisce il cartoncino nella scanalatura e con la penna si segna il punto più esterno del battistrada, dopodiché si procede alla misurazione con il righello. Anche in questo caso, naturalmente, gomme con uno spessore prossimo a 1,6 millimetri devono essere sostituite. Sia che si usi lo spessimetro, sia che si utilizzino cartoncino e penna, è indispensabile effettuare la misurazione in più punti del battistrada, così da individuare un’eventuale usura anomala, anch’essa sintomo di un problema che può riguardare le gomme stesse (nello specifico la pressione di gonfiaggio) oppure le parti meccaniche del veicolo. In presenza di consumo anomalo della superficie del pneumatico, ci si deve rivolgere subito ad un gommista.
Perché è importante la profondità delle scanalature?
Questo elemento è fondamentale perché incrementa la resistenza all’aquaplaning. È vero che in estate si circola in prevalenza su fondi stradali asciutti, ma i fenomeni atmosferici possono essere piuttosto violenti, con acquazzoni che inondano le strade. Le scanalature servono proprio a smaltire l’acqua che si può trovare sull’asfalto e a permettere al pneumatico di mantenere il contatto con la strada, evitando appunto l’aquaplaning, un particolare meccanismo che comporta la frapposizione dell’acqua fra battistrada e asfalto. Senza più contatto, la vettura diventa ingestibile e se ne perde il controllo, con conseguenze facilmente immaginabili. Per questo i pneumatici estivi sono realizzati con scanalature ad hoc, studiate proprio per far fronte a un elevato volume d’acqua e consentire uno smaltimento più efficiente. Per guidare in sicurezza, dunque, è indispensabile che la profondità delle scanalature sia superiore al limite legale e che il battistrada non risulti eccessivamente consumato.
Quando effettuare questi controlli?
I controlli sulle gomme – esame visivo, misurazione dello spessore del battistrada ma anche la verifica della pressione di gonfiaggio – vanno eseguiti con cadenza periodica, ogni 3-4 settimane circa, proprio per individuare con tempestività eventuali anomalie e intervenire prontamente, evitando così guai e danni peggiori. Inoltre devono essere sempre effettuati prima di partire per un viaggio, in modo tale da essere certi di salire in un’auto che monta gomme al massimo dell’efficienza. I controlli si possono svolgere in autonomia, tuttavia è sempre consigliato rivolgersi ad un gommista – in particolare per controlli più approfonditi – che potrà svolgere un’analisi maggiormente accurata sia grazie alla sua esperienza, sia grazie alla strumentazione di cui dispone in officina. Coloro che hanno avuto a che fare con inconvenienti ai pneumatici durante un viaggio lo sanno bene: può essere una problematica spinosa da risolvere e soprattutto pericolosa, quindi meglio fare tutto il possibile in fase di prevenzione per avere gomme integre ed efficienti.
Su quali aspetti della guida incide il battistrada?
Come abbiamo visto, il battistrada è fondamentale per la resistenza all’aquaplaning, ma non solo, ad esso è collegata infatti anche l’efficienza in frenata delle gomme. Gli spazi di frenata si riducono quando lo stato del battistrada è ottimale, sull’asciutto ma soprattutto su asfalto bagnato, proprio perché viene incrementato il grip meccanico dato dal contatto fra superficie della gomma e fondo stradale. Lo stesso meccanismo vale pure per la tenuta di strada in curva, che risulterà maggiore quando le condizioni del pneumatico sono eccellenti. Coperture in grado di fornire in ogni condizione il giusto grip permettono all’automobilista di sentirsi più sicuro al volante e riducono le possibilità di sbandamenti o di perdita di controllo del mezzo. Questi inconvenienti sono più frequenti in inverno, è vero, ma non bisogna sottovalutarli in estate perché anche questa stagione nasconde le sue insidie e solo con gomme al massimo dell’efficienza è possibile affrontarle in sicurezza e limitando i pericoli che una strada, specie se allagata, può celare.
Battistrada perfettamente integro: è sempre sicuro?
Un battistrada perfettamente integro è senza dubbio un buon segno, ma potrebbe non essere sempre sicuro, perché? A volte è la mescola a indurirsi e dunque non risulta più in grado di garantire l’aderenza necessaria, e questo avviene con il tempo, fattore che incide sull’efficienza di un pneumatico tanto quanto l’usura. A prescindere dal chilometraggio percorso, le gomme andrebbero comunque sostituite ogni 5 o 6 anni, proprio per prevenire questo problema che si rivela decisamente più insidioso in quanto non è riscontrabile: la copertura appare integra e lo spessore degli intagli è ben al di sopra del limite minimo, soprattutto se si usa poco la vettura, eppure i pneumatici perdono in termini di grip a causa dell’indurimento della mescola e viene meno la sicurezza al volante.
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