Montare pneumatici con marche diverse sulla stessa auto. Si può fare?

pneumatici brand diversi

Si possono montare pneumatici di brand diversi sulla stessa vettura? È una domanda che si pongono numerosi automobilisti e i dubbi in tal senso non mancano, anche perché come spesso accade quando si tratta di gomme le normative e gli obblighi non sono trasparenti: è inevitabile dunque che si crei un po’ di confusione, per questo cerchiamo di fare chiarezza. Iniziamo col dire che dal punto di vista legislativo in tal senso non ci sono divieti particolari, ciò significa che è possibile montare gomme di marche diverse sulla stessa auto; sgomberiamo però il campo da eventuali equivoci affermando subito che è caldamente sconsigliato, per avere il massimo della sicurezza alla guida è indispensabile montare pneumatici identici, per dimensioni, caratteristiche e composizione. Ecco quindi che quattro gomme dello stesso produttore sono la soluzione più adatta.

 

  • Cosa dice il Codice della strada?

 

A riguardo il Codice della strada fornisce poche informazioni. Da qui nascono gli equivoci che portano a pensare che sia normale montare gomme di marche differenti sulla stessa auto e di essere esenti da sanzioni nell’eventualità di controlli. Tuttavia si tratta di un bug – uno dei tanti… – del nostro Codice, una falla tamponata dalla Direttiva 92/23/CEE almeno per quanto concerne i pneumatici sullo stesso asse; nell’allegato IV al paragrafo 3.2.1 viene riportato che “Tutti i pneumatici montati su un veicolo, esclusi eventuali pneumatici di scorta per uso temporaneo, devono avere la stessa struttura” e in questo caso si ammette che, mantenendo la stessa struttura, è possibile montare gomme di marche differenti, a patto che non siano sullo stesso asse, come specificato nel paragrafo 3.2.2: “Tutti i pneumatici montati su un asse devono essere dello stesso tipo”.

Nei meandri della legge

Approfondendo il punto precedente, nell’allegato II al paragrafo 2.1.1 si specifica che con la definizione “dello stesso tipo” si intende che non debbano esserci differenze per quanto riguarda “nome del fabbricante o marchio commerciale”. Ripetiamo: ci si sta riferendo alle gomme dello stesso asse, quindi a livello normativo si ammette l’installazione di coperture di brand diversi se gli assi sono differenti, ad esempio due pneumatici Continental sull’asse anteriore e due Michelin su quello posteriore. Tale precisazione tuttavia arriva da una Direttiva CEE, e a riguardo non v’è alcun cenno sul nostro Codice della strada. Una mancanza piuttosto grave, vista la delicatezza dell’argomento e le sue implicazioni profonde sulla sicurezza nelle nostre strade. L’unico obbligo sancito dal Codice riguarda l’uguaglianza delle misure, dell’indice di carico e del codice di velocità, ma non comprende altre caratteristiche.

Una normativa “problematica”

Ciò significa che rispettando gli obblighi per quanto concerne misure, indice di carico e di velocità, è possibile montare su un’auto pure gomme estive ed invernali insieme, una combinazione pericolosissima ma non espressamente vietata. Una vera assurdità che va contro il buonsenso. Il “cocktail” di pneumatici differenti è sempre un rischio a prescindere dalla sua composizione, forse proprio quello con gomme di marche differenti è il meno pericoloso, tuttavia resta una scelta da non fare proprio perché si mette a repentaglio la sicurezza. Sarebbe indicato infatti avere quattro gomme usurate allo stesso modo, averne due che si consumano più velocemente di altre – perché un marchio garantisce una minore usura del battistrada rispetto all’altro – è comunque una fonte di pericolo in quanto cambiano i livelli di aderenza del veicolo fra i due assi, una situazione potenzialmente pericolosissima soprattutto in condizioni critiche, quando serve una vettura stabile e con reazioni controllabili.

Asse anteriore, posteriore, lato destro, lato sinistro… cerchiamo di vederci chiaro

Il consiglio degli esperti è quello di avere pneumatici identici sullo stesso asse e sullo stesso lato: questo di fatto porta a una sorta di “obbligo” di installare quattro gomme uguali, che del resto è la soluzione migliore. Coperture differenti sul medesimo asse possono ridurre la stabilità del veicolo, in particolare in fase di trazione (se montate sulle ruote motrici) e in quella di frenata; montarle diverse sullo stesso lato può invece causare problemi di tenuta di strada, specialmente in curva, con tutti i rischi che questo comporta, sebbene nessuna normativa imponga la presenza di pneumatici uguali sullo stesso lato. Questo è un altro bug che può creare non pochi inconvenienti agli automobilisti, per cui ecco spiegato perché più che alle normative, bisogna affidarsi al buon senso che in questo caso può evitare guai ben peggiori ai guidatori

L’evoluzione tecnologica: in che modo ha inciso

C’è però anche un altro aspetto da considerare: l’evoluzione tecnologica ha reso i pneumatici sempre più sicuri e performanti, livellando le prestazioni verso l’alto almeno per quanto riguarda i prodotti premium. Per questo la maggior parte degli automobilisti potrebbe non accorgersi nemmeno di montare gomme diverse, a parità di misure e caratteristiche, poiché le loro differenze sono percepibili solamente da driver professionisti. Ci si renderebbe molto di più conto della diversità prestazionale con gomme uguali ma che presentano profondità del battistrada differenti – poiché alcune più consumate di altre – oppure con pressioni di gonfiaggio non omogenee fra le quattro ruote: questo serve a spiegare quanto sia importante la manutenzione e fare in modo che tutti i pneumatici montati sul veicolo siano al massimo dell’efficienza in primis per ragioni di sicurezza. Se l’installazione di gomme diverse del segmento premium può essere anche ammessa, sebbene sconsigliata, di sicuro è da evitare l’accoppiamento di prodotti top di gamma con altri economici, magari per risparmiare: le differenze di rendimento sarebbero tali da rendere il binomio alquanto pericoloso.

Revisione e assicurazione

Altri due fattori da valutare sono legati alla revisione e all’aspetto assicurativo nell’eventualità di incidenti. In linea di massima pur non essendoci un’indicazione precisa a riguardo nella normativa italiana (esiste solo una direttiva CEE, come abbiamo visto), si può considerare come un obbligo quello di installare pneumatici identici sullo stesso asse, poiché auto con gomme differenti sul medesimo asse non superano la revisione. L’elemento assicurativo poi è assai delicato: in caso di incidente provocato da una vettura che si scopre avere gomme con marche diverse a bordo, l’assicurazione pagherà quanto dovuto oppure si rifiuterà di farlo? Sono tutti fattori da tenere presenti prima di decidere di montare coperture di marche diverse sulla propria vettura.

  • Si può essere sanzionati se si hanno a bordo gomme di marche diverse?

Veniamo all’interrogativo che forse interessa di più agli automobilisti: in caso di controlli, si può essere sanzionati se a bordo si hanno pneumatici di marchi diversi? In linea teorica no, tuttavia la dotazione del veicolo (tra cui le gomme, per l’appunto) in quanto differente fra un asse e l’altro può venire considerata non conforme – e in questo caso sanzionata in base al comma 13 dell’articolo 72 – oppure inefficiente, e sanzionata secondo il comma 4 dell’articolo 79 del Codice stradale. Il costo della multa in entrambe le circostanze ammonta al medesimo importo: 87 euro. Ai pericoli alla guida, dunque, si aggiunge il rischio di venire sanzionati pur non violando espressamente alcuna norma se le gomme di marche diverse sono installate su assi differenti. La soluzione più affidabile per mettersi al riparo da rischi e sanzioni, perciò, è quella di montare quattro pneumatici identici dello stesso brand.

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