Pressione gomme: quanto incide sul consumo di carburante e sulla sicurezza

pneumatici sgonfi incidono su sicurezza

La pressione pneumatici è un fattore chiave per l’adeguato funzionamento di un veicolo, ecco perché gli esperti sottolineano così spesso la sua importanza. Sono diversi infatti gli aspetti su cui la pressione di gonfiaggio incide in maniera diretta, primi fra tutti il consumo di carburante e la sicurezza dell’auto. Controllarla con regolarità per accertarsi che rispetti sempre il valore ottimale consente di risparmiare quando si fa rifornimento e di viaggiare in totale sicurezza. Non solo, perché la pressione ha un’influenza diretta pure sui consumi delle gomme: circolare con coperture sgonfie comporta un’usura maggiore del battistrada, che obbligherà a sostituzioni più frequenti dei pneumatici. Insomma, un circolo vizioso da evitare assolutamente. Ma quanto, in concreto, la pressione incide sul consumo di carburante? Scopriamolo insieme.

Pressione pneumatici e consumo di carburante: quanto è stretto il rapporto?

Strettissimo, potremmo dire. Dalla pressione pneumatici, infatti, dipende in maniera diretta la resistenza al rotolamento delle gomme, che a sua volta è correlata al consumo di carburante. Se le coperture hanno al loro interno una pressione insufficiente, e perciò risultano sgonfie, si avrà come conseguenza un incremento della resistenza al rotolamento che richiederà una spinta maggiore al motore per far avanzare la vettura e dunque una richiesta superiore di carburante. Numeri alla mano, qual è l’incidenza della pressione di gonfiaggio sui consumi? Non è semplice fornire dati precisi, tuttavia a spanne possiamo affermare che una pressione di 0.5 bar inferiore rispetto a quella indicata comporta un incremento dei consumi del 3% di carburante a ogni pieno, quantificabile in circa 1,5-2 litri. Visti i costi raggiunti dalla benzina negli ultimi anni, si tratta di cifre solo all’apparenza trascurabili…

Gomme auto e pressione: ogni quanto controllarla?

Dopo aver appurato l’incidenza della pressione di gonfiaggio sui consumi, emerge in maniera ancora più chiara quanto sia importante mantenerla al livello corretto, secondo quanto indicato dal produttore per il proprio veicolo. I controlli vanno effettuati ogni 3 o 4 settimane circa, questo è ciò che consigliano gli esperti, così da evitare di circolare troppo a lungo con pneumatici sgonfi in caso di perdite di pressione. Inoltre tale verifica va sempre svolta prima di partire per un lungo viaggio, in modo da essere certi che le gomme siano in perfette condizioni per affrontare il tragitto. Percorrere anche solo brevi distanze con coperture sgonfie causa un aumento dei consumi di carburante ma non soltanto: sottopone i pneumatici a uno stress eccessivo innescando un’usura più marcata, quindi inficiando la sicurezza delle gomme e la loro efficienza, compromettendone la resa.

Pressione pneumatici: in che modo incide sulla sicurezza?

Non solamente consumi, dunque: la pressione di gonfiaggio è strettamente correlata pure alla sicurezza al volante. Gomme sgonfie (anche solo leggermente) sono meno efficaci in tutte le fasi della guida: si avrà meno tenuta di strada in curva, gli spazi di frenata risulteranno più lunghi e in generale il livello di aderenza sarà inferiore. È lecito perciò affermare che con pneumatici sgonfi diminuisce la sicurezza e tale aspetto è senz’altro più importante dei consumi più elevati di carburante. Gli effetti del minor grip da parte delle coperture si amplificano poi ad alte velocità, aumentando il pericolo di perdere il controllo del mezzo. E se pensate che le conseguenze negative di una pressione insufficiente siano finiti qui, vi sbagliate perché c’è un altro aspetto da considerare: lo stress anomalo a cui vengono sottoposti il battistrada e i fianchi della gomma può causare danni ed esporre a un maggior rischio di forature.

Gomme sgonfie: il battistrada si usura più in fretta

In aggiunta a quanto abbiamo detto, circolare con pneumatici sgonfi ha effetti negativi anche sulla loro durata: una pressione inferiore infatti espone le coperture a un consumo maggiore, portando a una diminuzione del ciclo di vita. Questo è un altro elemento che può avere un forte impatto sulle finanze dell’automobilista, in quanto si vedrà costretto a sostituire le gomme con maggior frequenza poiché si usurano rapidamente. Per far durare più a lungo le coperture è indispensabile che la pressione di gonfiaggio sia sempre ottimale, evitando così sia un consumo più marcato che un’usura anomala, sebbene quest’ultima sia maggiormente legata ad altri aspetti (e alla meccanica della vettura in particolare). Ciò che si evince con chiarezza, ad ogni modo, è che lo stato di salute delle gomme auto è influenzato in maniera diretta dalla pressione e per questo non bisogna sottovalutare tale parametro.

Posso gonfiare le gomme a una pressione maggiore per contrastare le naturali perdite d’aria?

Le perdite d’aria nelle gomme sono fisiologiche, finché sono contenute ovviamente: se lo sgonfiamento è marcato e frequente, c’è un problema e perciò è necessario intervenire. Spesso gli automobilisti si domandano se sia possibile gonfiare le gomme a una pressione maggiore così da contrastare tali perdite d’aria. La risposta è no: gonfiare i pneumatici a una pressione superiore significa modificare la loro impronta a terra, riducendone l’aderenza. Inoltre in conseguenza di questa operazione la sezione centrale del battistrada risulterà più a contatto con l’asfalto rispetto ai lati e la distribuzione disomogenea della superficie sulla strada comporterà un consumo maggiore di questa parte del pneumatico, che quindi si usurerà più in fretta. I valori del gonfiaggio devono sempre rispettare le indicazioni fornite dal produttore dell’auto, riportate all’interno del libretto di circolazione.

Pressione di gonfiaggio: alcuni consigli utili

Come già anticipato in precedenza, la frequenza corretta prevede controlli relativi alla pressione da eseguire ogni 3-4 settimane, così da avere un monitoraggio costante di questo parametro. Il controllo poi va effettuato con gomme fredde, in quanto l’aria calda aumenta il proprio volume e può sballare i valori riportati dal manometro. Nelle procedure di verifica della pressione dev’essere incluso anche il ruotino di scorta, in maniera da essere certi che sia in piena efficienza nell’eventualità in cui debba essere usato. In contemporanea si dovrebbe svolgere pure un controllo visivo delle gomme, per accertarsi che non siano presenti anomalie sulla loro superficie, come ad esempio rigonfiamenti, tagli, bolle o scalfitture che possono compromettere l’integrità del pneumatico, in misura ancora maggiore nel caso in cui si circoli con una pressione inferiore a quanto indicato.

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