Pneumatici e pioggia: come scegliere le gomme giuste per affrontare la primavera

Gli pneumatici in primavera si trovano spesso ad affrontare condizioni molto diverse fra loro, non a caso la stagione primaverile è quella in cui il meteo è più variabile, fra giornate di caldo secco, altre di pioggia incessante oppure momenti durante il giorno in cui si alternano tali condizioni. Gli scrosci d’acqua sono frequenti soprattutto all’inizio della primavera, e sebbene non esistano delle gomme per pioggia specifiche, è possibile optare per coperture in grado di assicurare un’aderenza sul bagnato elevata, accompagnata a un’alta resistenza all’aquaplaning. Tenendo presente che dal 15 aprile in poi non si possono più tenere a bordo pneumatici invernali, la selezione deve ricadere su coperture estive e all season: vediamo allora come scegliere le gomme più adatte anche per questo periodo dell’anno così imprevedibile.
Pneumatici e pioggia: un rapporto complicato
Il rapporto fra pneumatici e pioggia può senz’altro definirsi complicato, poiché l’acqua sull’asfalto è un elemento in grado di mettere in crisi l’aderenza delle gomme. La primavera e l’autunno sono i momenti dell’anno più critici in tal senso, per questo è importante avere a bordo del veicolo le gomme giuste, capaci di garantire sempre il grip necessario anche in presenza di molta acqua sulla sede stradale. Nello specifico, possono essere piuttosto insidiosi i primi minuti di pioggia quando le gocce d’acqua si mescolano allo sporco presente sulla strada, rendendo l’asfalto scivoloso; in questo frangente servono gomme in perfette condizioni, con un battistrada non usurato e che fornisca ancora l’indispensabile elasticità. Ma anche la pioggia abbondante è pericolosa, perché creando uno strato d’acqua fra il pneumatico e la lingua di asfalto innesca il fenomeno dell’aquaplaning, che comporta la perdita di controllo del mezzo. In tal caso si ha bisogno di coperture con scanalature apposite per gestire al meglio questo fenomeno.
Come scegliere le gomme giuste per affrontare la primavera?
Dalle premesse, è facile capire che per affrontare in totale sicurezza la primavera servono pneumatici in grado di fornire ottime prestazioni sul bagnato. In che modo sceglierli? È sufficiente valutare con attenzione i responsi forniti dai test – sempre più numerosi online – che vengono svolti da enti autonomi e riviste di settore, mettendo a confronto i vari prodotti in diversi contesti e condizioni. I pneumatici che ottengono i migliori risultati sul bagnato sono quelli da tenere maggiormente in considerazione per la stagione primaverile, proprio perché in grado di fornire ottime performance in caso di pioggia. In particolare, quelli con un’alta resistenza all’aquaplaning riescono a smaltire elevati flussi d’acqua grazie a scanalature ottimizzate, permettendo così al battistrada di restare sempre a contatto con l’asfalto e non perdere aderenza.
Meglio optare per gomme estive oppure per le all season?
La scelta dipende naturalmente dal tipo di clima che caratterizza la zona in cui ci si sposta con la propria auto. Se in estate le temperature non sono eccessivamente alte, si può puntare sulle all season da mantenere a bordo tutto l’anno; se invece il clima si fa torrido nei mesi più caldi, la scelta è obbligata: bisogna montare pneumatici estivi. Questi sono progettati e realizzati ovviamente per resistere alle elevate temperature, ma anche per gestire in maniera ottimale i flussi d’acqua in seguito a un acquazzone. Le scanalature sono infatti più ampie e profonde per poter smaltire un maggior quantitativo d’acqua e impedire che la gomma “galleggi” sulla sede stradale, scivolando sullo strato di pioggia invece che mantenendo il contatto con l’asfalto. È proprio questo il cosiddetto aquaplaning, che rende ingovernabile la vettura e può causare uscite di strada e incidenti anche a basse velocità.
Come riconoscere i migliori pneumatici sul bagnato?
Oltre a consultare i risultati dei test, come visto in precedenza, si può fare affidamento sull’etichetta europea, che prevede proprio un parametro per il rendimento delle gomme sul bagnato. Vengono classificate secondo un sistema di lettere, dalla A alla E, che permette di individuare rapidamente i prodotti più efficienti in tale condizione. Possiamo considerare le coperture appartenenti alle fasce A e B come le più performanti in situazioni di strada bagnata, sebbene il test usato per la loro classificazione sia abbastanza limitato; l’unica prova a cui vengono sottoposte le gomme su strada bagnata è la frenata, quindi l’etichetta ci dice esclusivamente che i pneumatici di classe A e B hanno spazi di frenata ridotti in caso di pioggia. Pertanto i risultati delle prove di riviste specializzate ed enti vanno considerati più attendibili, poiché sottopongono le gomme a un numero più ampio di test e consentono di comprendere il loro reale rendimento sul bagnato.
Pure il miglior pneumatico diventa inefficiente senza la giusta manutenzione
Persino il miglior pneumatico per la pioggia diventa inefficiente se non è sottoposto a corretta manutenzione oppure se risulta eccessivamente usurato. Infatti se la profondità delle scanalature è inferiore a 1,6 millimetri (limite stabilito dal Codice della strada), il battistrada non potrà lavorare nella maniera corretta e non riuscirà a gestire adeguatamente i flussi d’acqua, con una diminuzione drastica dell’aderenza (basti pensare che in fase di frenata servono quasi 15 metri in più per arrestare il veicolo a un pneumatico al limite legale di usura in confronto a uno nuovo). Allo stesso modo, se la pressione di gonfiaggio è inferiore al valore indicato dal produttore della vettura le gomme saranno meno efficienti in qualsiasi condizione, bagnato compreso. Circolando per lungo tempo con pneumatici sgonfi, poi, si accentua l’usura, con il risultato che quando ci si troverà ad avere a che fare con una strada bagnata o allagata, le coperture saranno eccessivamente consumate e non potranno fornire il grip che serve, aumentando i pericoli per il guidatore e i passeggeri.
Le gomme non fanno miracoli: mai sottovalutare l’approccio alla guida
I pneumatici sono un elemento chiave per circolare in sicurezza, ma non bisogna aspettarsi miracoli. Oltre a un’attenta manutenzione, con controlli sulla pressione da svolgere ogni 3-4 settimane circa, anche montando le migliori gomme per la pioggia serve un approccio alla guida prudente in particolare su strada bagnata, quando insidie e pericoli aumentano in maniera notevole di pari passo con la diminuzione dell’aderenza. Una guida “dolce” e accorta, fatta di manovre progressive e non brusche, permette di avere un maggiore controllo della situazione e alle gomme di gestire meglio i flussi d’acqua, proprio perché la velocità è contenuta. Al contrario, il piede “pesante” sull’acceleratore e sul freno può mettere in difficoltà le coperture poiché l’aderenza sull’asfalto è inferiore a causa della presenza dell’acqua, dunque è più alto il rischio di perdere il controllo del mezzo e non riuscire a recuperarlo per via della velocità sostenuta. Inoltre è da tenere presente che sul bagnato si verifica un allungamento degli spazi di frenata, quindi diventa indispensabile aumentare i metri di distanza dal veicolo che precede, così da disporre di più tempo in caso si debbano effettuare manovre improvvise.
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