Come evitare vibrazioni e migliorare la guida dell’auto

migliorare guida auto

In auto la sicurezza è un elemento fondamentale, ma non è l’unico per “stare bene” a bordo del mezzo: è indispensabile anche il comfort, ovvero la permanenza nella vettura dev’essere piacevole, senza vibrazioni o rumori di sorta che possano comprometterla. Le vibrazioni dei pneumatici sono una delle cause più frequenti fra quelle che rendono gli spostamenti in auto meno confortevoli, e possono diventare anche pericolose in quanto generano conseguenze a cascata su tutto il veicolo, finendo per mettere sotto pressione pure le parti meccaniche. Vediamo allora come evitare le vibrazioni nella propria auto e in che modo migliorare la guida e la permanenza nell’abitacolo, sia per il guidatore che per i passeggeri, fornendo consigli utili sulla manutenzione dei pneumatici ma non solo.

Vibrazioni pneumatici: da cosa possono essere provocate?

Le vibrazioni dei pneumatici possono avere diverse cause: ad esempio una foratura lenta, che fa perdere progressivamente pressione alla gomma, magari in maniera impercettibile. A un esame visivo la copertura può sembrare integra, in realtà le vibrazioni al volante sono la spia di qualcosa che non va. Anche un pneumatico sgonfio o comunque non gonfiato alla pressione corretta può dare origine a vibrazioni, ecco perché gli esperti raccomandano di controllare a cadenza regolare – ogni 3-4 settimane – la pressione delle gomme, e provvedere a ripristinarla qualora fosse inferiore ai valori riportati sul libretto. Se non sono presenti forature e la pressione è al livello indicato, la causa potrebbe essere un’equilibratura non corretta di uno o più pneumatici, con uno sbilanciamento provocato magari da un urto con una buca o un marciapiede che genera delle vibrazioni che possono essere di entità lieve oppure più intensa.

Gomme ovalizzate: cosa sono?

A volte le vibrazioni si verificano non appena si inizia a marciare con la vettura ma dopo pochi chilometri si attenuano fino a scomparire: cosa le provoca? In queste situazioni si ha a che fare con le gomme ovalizzate, vale a dire che la loro forma è stata temporaneamente modificata durante una sosta – ad esempio quando si lascia la vettura parcheggiata la notte – con il peso che per diverse ore grava sulla parte del pneumatico a contatto con l’asfalto. Si tratta, come anticipato, di un inconveniente temporaneo che si sistema con il normale rotolamento delle ruote. Tuttavia se persiste, significa che la deformazione della gomma è più profonda (causata da una sosta di giorni o settimane oppure se le coperture non sono state conservate correttamente) e l’ovalizzazione è definitiva, in questo caso l’unica soluzione è la sostituzione del pneumatico afflitto da tale problematica, in quanto non è possibile risolvere in altre maniere l’inconveniente. È ad ogni modo un’eventualità rara, ma da tenere comunque in considerazione.

Vibrazioni gomme: come evitarle

In tutte queste situazioni, la soluzione è semplice: affidarsi ad un gommista. Nel caso dell’equilibratura non corretta il suo intervento è inevitabile: servono infatti determinate apparecchiature per individuare il problema e risolverlo, e la procedura avviene in maniera elettronica, con impostazioni calibrate al millimetro. Pure nell’eventualità di una foratura è consigliato recarsi in officina, per capire innanzitutto se il pneumatico può essere riparato oppure se deve necessariamente essere sostituito con uno nuovo. È indispensabile inoltre agire con tempestività, dirigendosi il prima possibile dal gommista non appena si avvertono le vibrazioni, in modo da evitare problematiche peggiori capaci di causare danni più gravi, la cui riparazione può rivelarsi piuttosto costosa. In linea generale i controlli periodici sono la forma di prevenzione più efficace, proprio perché consentono di avere un’ottima manutenzione delle gomme e ridurre il rischio di inconvenienti e anomalie, fra cui appunto anche le vibrazioni.

È possibile distinguere la problematica in base al tipo di vibrazioni?

Con un po’ di attenzione, si può distinguere la tipologia di vibrazioni in base alla loro entità e al momento in cui si verificano. Ad esempio, se si avvertono vibrazioni a una velocità compresa fra 85 e 120 km/h, molto probabilmente sono generate dalle ruote anteriori; se invece si avvertono ad un’andatura superiore a 120 km/h, sono generate dalle ruote posteriori. In entrambi i casi, ci si dovrebbe recare il prima possibile dal gommista di fiducia in modo da identificarne la causa e provvedere alla risoluzione del problema. Oltre ai pneumatici, però, possono esserci altre fonti di vibrazioni nel veicolo, innescate da componenti meccaniche, e in tale circostanza la loro individuazione è più complessa, e a maggior ragione è necessario rivolgersi ad un’officina per un’indagine completa sulla vettura e sui suoi vari elementi, per capire se ci sono parti difettose o danneggiate.

Vibrazioni auto: quali altre componenti possono causarle?

Fra i sistemi della vettura che possono generare vibrazioni dovute a malfunzionamento troviamo il volano bimassa, in questo caso si avvertono tremori e vibrazioni quando il motore è acceso. Il compito di tale elemento è proprio quello di smorzare le vibrazioni e se è danneggiato, queste saranno immediatamente percepite anche con il motore al minimo oppure quando si preme la frizione. È un’eventualità non così frequente, anche perché in caso di rottura è necessario sostituire l’intera trasmissione, una riparazione dunque decisamente costosa. Vibrazioni più intense sul volante possono essere causate da un danno o una rottura che riguarda il semiasse, che se non può essere riparato andrà sostituito. Queste sono le ragioni di natura meccanica che possono generare vibrazioni, si tratta di casi estremi ma che non sono da sottovalutare, perché le eventuali rotture o danneggiamenti richiedono interventi importanti – e costosi – per la riparazione.

Vibrazioni provenienti dalle ruote ma non causate dai pneumatici

Se le vibrazioni provengono dalle ruote, è automatico pensare che siano causate dai pneumatici, ma non sempre è così: ci sono delle situazioni infatti in cui i tremori non dipendono dalle gomme. È il caso ad esempio di un danno che riguarda il disco del freno, spaccato oppure piegato, in tale circostanza le vibrazioni si avvertiranno in fase di frenata e bisognerà provvedere alla sua sostituzione, poiché difficilmente riparabile. Può capitare poi che non ci siano vibrazioni ma si avverta un fischio o un ronzio quando il veicolo è in movimento, questa anomalia è riconducibile a un problema relativo ai cuscinetti delle ruote e gli effetti si fanno via via più intensi con l’aumentare della velocità. Serve un controllo approfondito sulle ruote da parte di un gommista ed eventualmente provvedere alla sostituzione dei cuscinetti.

Cerchio incrinato oppure deformato

Il sistema ruota è composto da pneumatico più cerchio: se la gomma è correttamente gonfiata e non presenta anomalie, le vibrazioni potrebbero nascere dal cerchio, in particolare da una sua deformazione oppure se risulta incrinato. In tale evenienza, se il cerchione è in ferro è possibile intervenire con una riparazione, se invece è realizzato in lega, solo in rare circostanze può essere riparato e bisogna provvedere alla sua sostituzione. Sarà il gommista a stabilire l’entità del danno che ha coinvolto il cerchione e a decidere il tipo di intervento da effettuare. I danneggiamenti ai cerchi sono quasi sempre riconducibili a urti, ad esempio contro marciapiedi o cordoli, oppure a passaggi troppo “allegri” su buche o rattoppi presenti nella sede stradale e – come negli altri casi – non devono assolutamente essere sottovalutati, poiché possono compromettere l’integrità della ruota.

Bulloni allentati

Non solo danni: può capitare infatti che le vibrazioni abbiano origine da un errato montaggio di una ruota oppure da bulloni non avvitati correttamente, e che quindi con l’andare dei chilometri si allentano. È un’anomalia difficile da individuare per un automobilista, in quanto è piuttosto rara, ma può avere conseguenze disastrose: nel peggiore dei casi, la ruota può svitarsi completamente e fuoriuscire dalla sua sede. Perdere una ruota mentre si è in viaggio è un’esperienza decisamente spiacevole e può causare danni molto gravi a tutta la vettura, nonché provocare incidenti dagli effetti rovinosi. Ecco perché controllare periodicamente che i bulloni siano sempre correttamente avvitati è una buona prassi, e rappresenta uno degli interventi che si possono effettuare in autonomia non appena si avvertono vibrazioni al volante. Così si potrà essere certi di evitare almeno le conseguenze peggiori, e avere la tranquillità di non perdere una ruota mentre si sta guidando.

Giunti usurati

Se la vettura che si possiede è piuttosto vecchia oppure, anche se di immatricolazione non molto datata, è usata in maniera intensa, potrebbe avere a che fare con una marcata usura dei giunti, che causa vibrazioni alla guida. Con una regolare manutenzione del veicolo questa problematica può essere scongiurata, ma se invece si ha la tendenza a trascurare i controlli periodici del mezzo, si rischia di dover fare i conti con i giunti usurati. Se non vengono sostituiti, possono andare incontro a cedimenti improvvisi con il rischio che la ruota si sposti dalla sua sede e si ponga di traverso rispetto al senso di marcia, creando pericoli mentre si è al volante e causando danni significativi. Per questo bisogna intervenire in modo tempestivo, cambiando le componenti usurate per assicurare sempre la massima efficienza del veicolo. Lo stesso discorso è valido anche per i tiranti e gli ammortizzatori, soprattutto nelle vetture più datate, che possono generare vibrazioni se l’usura è elevata.

Semplice sporcizia

Nei casi più fortunati, le vibrazioni potrebbero essere provocate dalla presenza di sporcizia, come ad esempio sabbia o fango, sulle ruote. Se si percorrono spesso tratti sterrati, polverosi o veri e propri fuoristrada, si deve procedere a una pulizia regolare delle ruote, perché l’accumulo di sporco può inficiare il normale rotolamento delle ruote e innescare vibrazioni. Ma se dopo aver proceduto a un’accurata pulizia i tremori sul volante dovessero essere ancora presenti, significa che la causa non era lo sporco e l’origine è da ricercare in altri fattori, quindi bisogna recarsi presso un’officina affinché venga svolto un minuzioso controllo sulle ruote e sulle altre parti meccaniche, a maggior ragione se si affrontano con frequenza superfici irregolari e pietrose che nascondono più insidie per le componenti di un’auto.

Cosa fare quando avverto vibrazioni alla guida?

Nel caso si avvertano vibrazioni alla guida c’è solo una cosa da fare: recarsi appena possibile presso un’officina. La tempestività è infatti un elemento chiave in tali situazioni e può prevenire guai – e soprattutto danni – ben peggiori. Il più delle volte si tratta di anomalie facilmente risolvibili, legate perlopiù ai pneumatici e alle ruote, per cui non c’è da preoccuparsi, tuttavia è sempre consigliato attivarsi rapidamente per risolvere l’inconveniente, che se trascurato può divenire anche pericoloso. Se le vibrazioni diventano molto intense, possono causare problematiche di natura meccanica nella vettura e provocare cedimenti o rotture improvvisi, magari mentre si viaggia a elevate velocità. È importante poi riferire con precisione al gommista le circostanze esatte in cui si verificano le vibrazioni, in modo che possa capire da cosa sono causate e individuare più agevolmente il problema alla base.

Perché la guida migliora senza vibrazioni?

Una domanda scontata, ma è sempre meglio non lasciare dubbi ai guidatori: una vettura in cui si verificano vibrazioni, che siano più o meno intense, è sicuramente poco confortevole da guidare e la permanenza a bordo non è piacevole neppure per i passeggeri. Inoltre può rendere più insicuro al volante il guidatore, nonché deconcentrarlo perché la sua attenzione finisce per essere indirizzata verso le vibrazioni e non verso ciò che lo circonda sulla strada. Se raggiungono una certa intensità, i tremori possono poi causare danni alla trasmissione, allo sterzo e alle sospensioni, rendendo ancora più problematica la guida. Con il tempo, quello che è un piccolo danno può propagarsi e coinvolgere altre parti del veicolo, fino a rendere l’intervento di riparazione molto costoso. Ecco perché non appena si avvertono vibrazioni al volante (oppure lo si sente tirare da un lato), è necessario rivolgersi subito ad un gommista o a un meccanico. Danni ad altri componenti possono pregiudicare la sicurezza perché la vettura perde efficienza e aumentano di conseguenza i rischi di collisioni e incidenti. Come la pallina di neve che rotolando diventa valanga, le vibrazioni vanno eliminate sul nascere, quando sono ancora “gestibili”, per scongiurare guai ben peggiori.

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