Test pneumatici invernali ADAC 2022-2023: ecco i risultati

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I test sui pneumatici invernali permettono di conoscere nel dettaglio le prestazioni di una gomma anche nelle condizioni più difficili, con neve e ghiaccio sulla strada. Le prove svolte da ADAC – club automobilistico tedesco, il più grande in Europa – sono le più attese da parte degli automobilisti poiché offrono sempre riscontri attendibili circa l’efficienza e le performance delle gomme. In questo modo è possibile conoscere il vero valore di un prodotto, elemento che diventa ancora più importante quando si parla di pneumatici invernali, che sono chiamati a garantire la massima sicurezza e prestazioni ottimali nelle situazioni più critiche per chi guida. Su asfalto scivoloso e con livelli bassi di aderenza, la stabilità e la tenuta di strada del veicolo dipendono dalla qualità delle coperture. Vediamo allora i risultati dei test ADAC 2022-2023 che riguardano le gomme termiche.

Test gomme invernali ADAC: come si sono svolte le prove?

Il club automobilistico tedesco ha effettuato il proprio test sottoponendo a diverse prove oltre mille pneumatici differenti, appartenenti a varie categorie e misure: da quelli premium, dunque i top di gamma, sino ai più economici, in modo da offrire agli automobilisti una panoramica completa sulle migliori gomme invernali 2022-2023. I piloti sono stati chiamati a guidare nelle condizioni che tutti i guidatori possono trovarsi ad affrontare nel corso della stagione più fredda, per cui le diverse coperture sono state messe alla prova su fondo bagnato, innevato, asciutto e ghiacciato. A queste prove se ne sono aggiunte altre che hanno preso in esame la rumorosità, la resistenza al rotolamento (e conseguenti consumi di carburante) e infine la durata, in modo da valutare la longevità.

Migliori pneumatici invernali 2022-2023: quali sono?

In base ai risultati del test ADAC, possiamo affermare che vige un grande equilibrio fra i migliori pneumatici invernali: nessuno ha ottenuto il giudizio molto buono (il massimo previsto dal club) ma ben quattro sono stati classificati con buono, perciò consigliati dagli esperti tedeschi. Tutti e quattro hanno ottenuto lo stesso punteggio: i prodotti sono il Continental WinterContact TS 870 (l’ultimo modello di gomma termica del brand Continental) – premiato in particolare per il suo equilibrio nelle performance fra le varie condizioni – il Michelin Alpin 6 (anch’esso l’ultimo arrivato fra le coperture invernali dell’azienda francese), il Goodyear Ultra Grip 9+ e il Semperit Speed-Grip 5. Accanto ai prodotti di tre colossi, dunque, troviamo una sorpresa: Semperit è un brand di seconda fascia, che ha saputo però realizzare un pneumatico invernale capace di avere performance simili a quelle delle gomme premium. Non stupisce invece il piazzamento delle coperture Continental, Michelin e Goodyear, i cui pneumatici termici occupano ogni anno le prime posizioni nei test svolti da enti e riviste specializzate.

Le altre posizioni: chi c’è alle spalle dei migliori?

Dopo aver visto quali sono i migliori pneumatici invernali secondo i test ADAC per il 2022-2023, possiamo dare un’occhiata al resto delle posizioni della graduatoria. Classificati come soddisfacenti troviamo ben 7 prodotti, che pur offrendo prestazioni inferiori ai primi sono comunque affidabili e garantiscono una buona resa in condizioni invernali. Il migliore fra questi è il BF Goodrich G-Force Winter 2, con un punteggio complessivo non lontano dal podio, appaiato al Vredestein Wintrac, che ha ottenuto la medesima valutazione. A seguire ci sono il Bridgestone Blizzak LM005 (che per anni ha dominato le classifiche sulle gomme invernali, superato ora da prodotti più recenti ma in grado comunque di ben figurare) e il Maxxis Premitra Snow WP6. Performance lievemente inferiori per il Firestone Winterhawk 4 e per il Nexen Winguard Snow G3. L’ultima delle gomme valutate come soddisfacente è un’altra sorpresa, l’Avon WT 7 Snow.

In fondo alla classifica: tra gli ultimi promossi e bocciati

Nell’ultima parte di classifica ecco i pneumatici catalogati come sufficienti, ovvero che possono essere usati tranquillamente nel periodo invernale ma con performance non sempre ottimali e ben lontane dai primi della classe. In questa fascia troviamo una sorpresa in negativo, il Dunlop Winter Response 2, che però solamente per pochissimo non è riuscito ad ottenere la valutazione “soddisfacente”, quindi le sue prestazioni sono grosso modo in linea con quelle delle ultime gomme della fascia superiore. Alle sue spalle ci sono il Fulda Kristall Montero 3 e il Barum Polaris 5, soluzioni più economiche per chi cerca coperture invernali. Sono adatti a contesti in cui le condizioni non sono estreme, quindi per un uso in prevalenza cittadino, situazione nella quale garantiscono una buona resa.

Gli insufficienti: quali sono i pneumatici invernali meno convincenti?

Nel test ADAC due gomme sono state classificate come insufficienti, e perciò sconsigliate perché non in grado di fornire la sicurezza necessaria al volante. Si tratta dell’Imperial Snowdragon HP e del Wanli SW611, con un punteggio molto simile. Sono coperture appartenenti alla fascia economica e i loro limiti sono emersi chiaramente durante le prove, con risultati altalenanti fra le varie condizioni. Ad esempio la gomma Imperial ha ottenuto una valutazione molto buona sull’asciutto e allo stesso tempo decisamente negativa sul bagnato, oltre ad essere poco convincente sulla neve. A sorpresa, ha ben figurato sul ghiaccio. Troppo poco per essere promossa. Il Wanli SW611 invece è stato addirittura il migliore (!) su superficie ghiacciata, ma il peggiore sul bagnato e a malapena sufficiente su asciutto e sulla neve. Lo scarso equilibrio nelle performance ha portato alla sua bocciatura, perché non in grado di garantire prestazioni adeguate in tutte le condizioni.

Bilancio finale

Quali conclusioni finali trarre dai risultati del test ADAC sui pneumatici invernali? Che il fattore decisivo in questo tipo di coperture è l’equilibrio delle performance nelle varie condizioni e da tale punto di vista i pneumatici dei marchi migliori, i cosiddetti premium, riescono ad avere un rendimento ottimale nelle varie aree. Ciò è fondamentale per garantire sicurezza ed efficienza in tutte le condizioni. I pneumatici di seconda fascia e quelli economici magari riescono a esprimersi in termini di prestazioni al livello dei migliori in una o due condizioni specifiche, ma nelle altre la loro resa è decisamente inferiore e questo finisce per penalizzarli. La completezza è quindi il valore aggiunto che permette di fare la differenza e avere a bordo coperture efficaci pure quando il livello di aderenza sull’asfalto varia in maniera significativa.

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