Pneumatici invernali
Non chiamateli “pneumatici da neve”, i pneumatici invernali non vanno confusi con quelli da neve di lontana memoria. Quando si parla di pneumatici invernali, infatti, si parla di gomme in grado di mantenere elevate performance su asfalto asciutto o bagnato e anche su neve quando le temperature scendono sotto i 7 gradi.
E tuttavia, le statistiche evidenziano che il 70% degli automobilisti non si preoccupa di controllare che i pneumatici delle proprie auto siano in grado di affrontare in modo sicuro l’inverno. Non controllano gli spessori, ma neanche che le loro auto siano dotate di pneumatici invernali (o al massimo di tipo quattro stagioni). Questa situazione porta spesso ad incidenti, tanto che il 48% degli incidenti che avvengono nella stagione invernale vedono coinvolte vetture che sono scivolate su asfalto sdrucciolevole, ghiacciato o bagnato: inutile sottolineare che tali autovetture non erano attrezzate con pneumatici invernali.
La mescola e le nuove tecnologie
A rendere così affidabili e performanti i pneumatici invernali sono una serie di caratteristiche tecniche tra cui, in primo luogo, la mescola. I moderni pneumatici invernali, infatti, presentano una mescola ricca in gomma naturale e silice, che permettono di mantenere elevata la morbidezza e l’elasticità delle gomme anche a temperature inferiori ai 7 gradi Celsius.
Inoltre, i battistrada presentano dei design molto particolari, caratterizzati da canali centrali, fessure e lamelle che permettono lo scorrimento rapido dell’acqua verso l’esterno, garantendo sempre un grip elevato ed impedendo il fenomeno dell’aquaplaning.
Un ruolo molto importante lo hanno poi le lamelle, numerosissime (oltre 4mila nei moderni pneumatici invernali), che caratterizzano il disegno del battistrada e favoriscono la liberazione dell’acqua, della neve e della fanghiglia permettendo una maggiore aderenza della gomma al fondo stradale.
Infine, un altro punto a favore dei pneumatici invernali, dato proprio dalla composizione particolare con cui sono realizzati, è che essi si consumano più lentamente rispetto a quelli estivi, più facili all’usura.
La simbologia e il codice della strada
La normativa europea prevede una serie di leggi che regolano l’uso (obbligatorio in determinati casi) di pneumatici invernali in determinati periodi dell’anno. Riconoscere questi pneumatici è molto semplice visto che sono identificati dalla sigla M+S (dall’inglese Mud e Snow) e da un fiocco di neve.
In realtà la sola identificazione M+S non è indicativa di uno specifico pneumatico invernale, ossia di un pneumatico caratterizzato da mescola ricca in silice o da battistrada con un design particolare, ma in realtà non è così. La sigla M+S infatti definisce solo il battistrada dei pneumatici che, per essere di tipo M+S deve avere particolari caratteristiche quali solchi e fessure strutturati in un certo modo.
Più specifica, invece, la presenza del fiocco di neve, che identifica pneumatici che rispondono a test specifici per le condizioni di temperatura invernale e garantiscono ottime performance su strade bagnate, ghiacciate o innevate.
Più preciso invece il codice della strada, che prevede l’obbligo delle gomme invernali – in Italia – durante il periodo che va dal 15 novembre al 15 aprile. Tali date possono subire delle variazioni a seconda delle regioni. L’obbligo delle gomme invernali è valido sia sulle strade che sulle autostrade ma, in mancanza di questo tipo di pneumatici, è consentito l’uso di catene da neve o altri sistemi antisdrucciolo omologati per il tipo di pneumatici che si utilizza.
Le date di inizio e termine utilizzo dei pneumatici invernali sono molto importanti, perché al loro scadere bisogna necessariamente tornare ai pneumatici estivi. Infatti, il codice della strada prevede pesanti sanzioni nel caso si utilizzino pneumatici invernali durante la stagione estiva, soprattutto se tali pneumatici non presentano indici di velocità idonei. Si tratta di situazioni che si possono verificare perché in inverno è prevista la possibilità di utilizzare gomme con indice di velocità inferiore a quello previsto per una determinata auto ma, viceversa, in estate gli indici devono essere uguali o superiori, pena, appunto, una pesante sanzione.
La durata dei pneumatici invernali
Il problema della circolazione di auto attrezzate con pneumatici invernali durante l’estate non riguarda solo l’indice di velocità. Per come sono progettati, infatti, i pneumatici invernali hanno un’elevata resistenza e durano molto più a lungo di quelli estivi, ma solo a patto che vengano utilizzati alle giuste condizioni, ossia in inverno. Utilizzare pneumatici invernali durante l’estate porterà necessariamente ad un deterioramento maggiore e più veloce.
Infatti, le alte temperature sono deleterie per le gomme invernali, tanto che possono letteralmente sciogliersi. Questo fenomeno porta i pneumatici invernali, così sicuri e performanti sulle strade fredde, ghiacciate o innevate, ad avere basse prestazioni su strade con asfalto caldo. Tutto questo, naturalmente, porta ad una diminuzione della sicurezza alla guida.
La sicurezza oltre la legge
La normativa vigente in fatto di gomme invernali prevede che durante il periodo invernale possano bastare due pneumatici invernali. Si tratta di una scelta non del tutto corretta perché per una guida sicura l’utilizzo di pneumatici differenti nella zona posteriore ed anteriore non è assolutamente consigliato. Soprattutto quando si tratta di pneumatici invernali ed estivi, che risponderebbero in modo differente alla guida su tratti stradali coperti da neve, da pioggia o da ghiaccio. Si verrebbero quindi a creare possibilità di sovrasterzamenti e sottosterzamenti che, soprattutto in casi di emergenza, potrebbero risultare molto pericolosi. Utilizzando quattro gomme uguali, invece, si ha maggiore gestione del veicolo.
La pressione dei pneumatici invernali
Un altro punto molto importante per un migliore utilizzo dei pneumatici invernali è il controllo della pressione. Solitamente, per questo tipo di gomme viene raccomandato di utilizzare una pressione leggermente maggiore rispetto a quella consigliata per le gomme estive.
Questo perché, per la mescola con cui sono realizzati i pneumatici e per l’elevata presenza di fessure e solchi del battistrada, una pressione più alta offre una maggiore stabilità e migliora la risposta allo sterzo. Inoltre, un fattore determinante è anche la temperatura esterna: durante l’uso, infatti, le gomme si scalderanno di meno per cui anche la pressione interna non aumenterà in modo eccessivo come succede invece durante l’estate. Per questo motivo, la maggiore pressione iniziale può compensare il mancato incremento di pressione che si verifica durante il movimento.
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