Guida agli indici di carico e di velocità dei pneumatici
Gli indici di carico e velocità pneumatici sono due parametri estremamente importanti e che bisogna conoscere nel momento in cui si è intenzionati ad acquistare nuove gomme per la propria auto. Sono riportati nel libretto di circolazione (all’interno del 3° riquadro) e si possono trovare pure sul lato delle gomme, all’interno del codice alfanumerico che costituisce in sostanza la carta d’identità delle nostre coperture. Ma a cosa si riferiscono? E perché sono fondamentali? Andiamo con ordine: l’indice di carico è espresso attraverso un numero mentre quello di velocità tramite una lettera. Possono essere denominati indistintamente indice oppure codice, in entrambi i casi indicano gli stessi parametri. Fanno riferimento a specifiche caratteristiche delle gomme che riguardano la loro capacità di carico e la velocità massima: scopriamoli più nel dettaglio.
Indici di carico e velocità: che cosa sono?
L’indice di carico esprime il peso massimo in chilogrammi che un singolo pneumatico può sopportare in condizioni ideali, perciò quando risulta perfettamente integro e gonfiato alla pressione corretta. Come abbiamo anticipato, tale indice è espresso attraverso un numero che fa riferimento a una tabella nella quale ad ogni cifra è correlato appunto il peso massimo corrispondente. Vediamola nello specifico in modo che tutto sia più chiaro.
Ora proviamo a fare un esempio su come individuare l’indice di carico, partendo dal codice alfanumerico che possiamo trovare sul fianco della gomma: 205/55 R17 91 V. L’ultima parte è dedicata ai codici di nostro interesse: 91 è l’indice di carico dei pneumatici presi in esame e corrisponde a 615 chilogrammi, il peso massimo che riescono a sopportare singolarmente. È bene sapere che gomme delle stesse misure possono avere indici di carico e velocità differenti, ecco perché bisogna non solo conoscerli ma anche controllarli in particolare prima di un acquisto.
Cosa dice la normativa riguardo all’indice di carico?
In termini di normativa, nel momento in cui si sostituiscono i pneumatici bisogna accertarsi di montare gomme che possiedono un indice di carico pari oppure superiore a quello specificato nel libretto del veicolo in questione. Per ovvie ragioni non si possono installare coperture con un indice di carico inferiore, in quanto la loro struttura non è adeguata per reggere il peso del veicolo. Oltre ai pneumatici con un indice di carico superiore, si può optare anche per quelli che riportano la dicitura Extra Load (o la sigla XL) oppure la scritta Reinforced: si tratta di modelli dalla struttura rinforzata che possono quindi reggere dei carichi più elevati rispetto alla versione “normale” dello stesso pneumatico che presenta le medesime misure.
Codice di velocità: quello che bisogna sapere
L’indice o codice di velocità esprime la velocità massima alla quale un determinato pneumatico può reggere il carico massimo del veicolo. È riportato tramite una lettera che, anche in questo caso, si rifà a una tabella in cui sono indicate le velocità correlate.
Riprendiamo lo stesso esempio di prima: codice alfanumerico 205/55 R17 91 V, in cui la lettera V esprime appunto il codice di velocità e corrisponde a 240 km/h. Le gomme in questione dunque possono reggere il carico massimo del veicolo sino a una velocità di 240 chilometri all’ora. Dalla tabella si può evincere che gomme con un codice di velocità più basso – ad esempio quelli che corrispondono alle lettere P, Q oppure R – sono destinate a vetture con ridotta cilindrata, in primis utilitarie, mentre i pneumatici con un codice di velocità alto – Z, W, Y – sono progettati per vetture sportive e potenti, capaci di raggiungere velocità elevate e che devono quindi poter contare su gomme strutturalmente all’altezza.
Cosa dice la normativa riguardo al codice di velocità?
Il principio è lo stesso valido per l’indice di carico: nel momento in cui si sostituiscono le coperture, si possono montare solo pneumatici con un codice di velocità pari oppure superiore a quanto indicato nel libretto. Tuttavia in questo caso è prevista un’eccezione, circoscritta al solo periodo invernale (quindi da metà novembre a metà aprile); se si montano gomme invernali è possibile avere a bordo coperture con un codice di velocità inferiore a quello specificato nel libretto, purché però non risulti inferiore a Q (che corrisponde a 160 km/h, come si può vedere nella tabella riportata in precedenza). Questo perché di solito in inverno le velocità si abbassano a causa della scarsa aderenza delle strade, e soprattutto in presenza di neve e ghiaccio sull’asfalto, perciò il Codice della strada ammette tale eccezione. Ciò comporta però una maggiore accortezza da parte del guidatore, che deve ulteriormente fare attenzione a moderare la velocità per non sottoporre i pneumatici a uno stress eccessivo che potrebbe comportare conseguenze anche gravi, come ad esempio il cedimento strutturale, proprio perché incapaci di reggere il peso del veicolo a velocità superiori.
I valori di indice di carico e velocità sono sempre validi?
I valori di indice di carico e di velocità relativi alle nostre gomme sono validi solo se queste sono in perfette condizioni, ovvero integre e gonfiate alla giusta pressione, quella specificata dal produttore del veicolo per il modello che si possiede. Tali indici non possono essere più considerati validi in caso i pneumatici risultino danneggiati, presentino anomalie sulla superficie come bolle, rigonfiamenti oppure tagli, siano stati riparati in precedenza o siano gonfiati ad una pressione differente – maggiore o minore – in confronto a quella indicata. In queste situazioni le gomme non sono più in grado di assicurare il supporto adeguato per il carico e la velocità previsti e può dunque essere pericolosa persino la normale circolazione. Si deve provvedere il prima possibile alla sostituzione della copertura danneggiata in quanto vengono meno le condizioni minime di sicurezza. Se si montano pneumatici con indice di carico o di velocità inferiori a quanto indicato sul libretto al di fuori della stagione invernale, nell’eventualità di un controllo si è soggetti a sanzioni il cui importo può variare da un minimo di 422 a un massimo di 1697 euro.
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