Differenze tra i diversi tipi di gomme
Quanti tipi di pneumatici esistono? Come distinguerli e quali sono le differenze fra di loro? Orientarsi nel mare magnum dell’attuale offerta di gomme auto presente sul mercato non è facile, ecco perché una panoramica completa può essere utile per gli automobilisti che vogliono vederci chiaro e conoscere tutti i diversi tipi di gomme disponibili in commercio e le varie caratteristiche e peculiarità che li contraddistinguono. All’apparenza le coperture sembrano tutte uguali, cioè di forma rotonda e di colore nero, ma a livello di qualità possono essere molto differenti fra loro; inoltre, al giorno d’oggi rappresentano un concentrato di tecnologia all’avanguardia, prodotti ingegneristici complessi, che possono scavare un solco profondo fra una guida sicura e piacevole e una invece pericolosa e poco confortevole. Entriamo quindi più nel dettaglio.
Quanti tipi di pneumatici esistono?
Fare una cernita sulle tipologie di pneumatici attualmente esistenti non è semplice, possiamo iniziare la nostra suddivisione fra gomme stagionali (che possono essere impiegate solo in un determinato periodo dell’anno) e all season, ovvero si possono lasciare a bordo del veicolo fino ad esaurimento del loro ciclo vitale, a prescindere dalla stagione e dalle condizioni climatiche. Abbiamo poi i pneumatici runflat, che resistono alle forature, quelli seal inside, con la capacità di autoripararsi in caso di piccoli fori, quelli per fuoristrada che a loro volta si suddividono in ulteriori sottocategorie… Insomma, per vederci chiaro è indubbiamente necessario fare ordine, così da capire anche quali sono i prodotti più indicati in base al proprio uso ed esigenze e in modo da non commettere errori al momento dell’acquisto. Andiamo perciò alla scoperta delle varie tipologie di pneumatici esistenti, delle loro caratteristiche e delle varie differenze.
Gomme stagionali: invernali ed estive
Con la definizione gomme stagionali ci si riferisce ai pneumatici invernali ed estivi, che possono essere usati solo nelle rispettive stagioni. Le coperture invernali sono dette anche “termiche” e sono studiate per affrontare nel migliore dei modi la stagione fredda, in molte aree caratterizzata dalla presenza di ghiaccio e neve sulle strade: con queste gomme si potrà contare sulla massima aderenza pure nelle condizioni più critiche, sfruttando la loro mescola più morbida e il design del battistrada realizzato appositamente per incrementare il grip. Le gomme estive, invece, hanno un compound più duro per resistere meglio alle alte temperature e scanalature più ampie che consentono di smaltire in modo più efficace maggiori quantitativi d’acqua, che si possono accumulare sull’asfalto durante i classici temporali estivi. Devono essere caratterizzate perciò da un’elevata resistenza all’aquaplaning, per poter fronteggiare una delle situazioni più pericolose della guida durante il periodo caldo.
Gomme all season
La via di mezzo fra coperture invernali ed estive è rappresentata dalle all season, dette anche quattro stagioni, ovvero gomme che possono essere impiegate tutto l’anno. Trattandosi per l’appunto di una via di mezzo, sono di fatto un compromesso e non raggiungono pertanto il livello delle prestazioni dei pneumatici invernali nel periodo freddo e di quelli estivi nella stagione calda. Si rivelano una soluzione valida in quelle aree in cui il clima è in prevalenza mite e pur potendo affrontare sia il caldo che la neve e il ghiaccio, non sono adatte a condizioni estreme, frangenti in cui emergono i loro limiti legati appunto al fatto di dover soddisfare esigenze molto differenti, per non dire diametralmente opposte. Lo sviluppo tecnologico ha negli anni migliorato parecchio i pneumatici all season, al giorno d’oggi decisamente più prestazionali che in passato, i quali restano però un prodotto da usare in un range di impiego ben preciso, sebbene offrano la comodità aggiuntiva di non dover sostituire le gomme ad ogni cambio di stagione.
Come riconoscere i pneumatici all season?
Più complesso è il discorso relativo ai pneumatici all season, più difficili da riconoscere poiché il battistrada è una via di mezzo fra estivi ed invernali; in questo caso anche i simboli possono confondere, in quanto – come gli invernali – pure i quattro stagioni sono dotati della sigla M+S, obbligatoria per legge per poter adoperare in inverno un determinato pneumatico. Come fare, allora? Ci vengono in soccorso le denominazioni: i produttori di gomme nominano in maniera specifica questa categoria di prodotti, aggiungendo al nome la dicitura all season, oppure 4 Seasons o ancora 4S, insomma, da una semplice lettura del modo in cui viene presentata al pubblico la gomma, sarà possibile capire se appartiene a tale segmento. Così si potranno individuare anche senza dover guardare il fianco della copertura, semplicemente leggendone il nome, pure quando il riferimento è meno specifico – come nel caso del Michelin CrossClimate 2 – ma comunque piuttosto chiaro.
Gomme off-road
Si tratta dei prodotti pensati e realizzati per affrontare il fuoristrada, declinati in varie versioni differenti: ci sono infatti i pneumatici “standard” per 4×4, semplicemente rinforzati e adatti ad un off-road leggero e non impegnativo, gli all terrain che sono strutturati per offrire performance adeguate sia sull’asfalto che nel fuoristrada, per gli automobilisti che alternano regolarmente i due tipi di percorsi, e infine i mud terrain, dall’animo spiccatamente off-road e che perciò tendono un po’ a soffrire l’uso sulle normali strade urbane ed extraurbane; per questa ragione sono destinati a coloro che si muovono spesso su sentieri sterrati e ben poco in mezzo al traffico cittadino e nelle strade di tutti i giorni. A seconda delle proprie esigenze e abitudini di guida, si possono pertanto scegliere le gomme off-road più adatte.
Come riconoscere le gomme off-road?
Si tratta senza dubbio della tipologia più facilmente riconoscibile, nel caso dei modelli all terrain e soprattutto mud terrain, in quanto il battistrada è decisamente differente se raffrontato a quello delle gomme standard. Gli intagli sono più profondi e soprattutto i tasselli hanno dimensioni maggiori: questo serve per garantire aderenza sufficiente su superfici difficili come ad esempio quelle fangose, evitando l’accumulo di fango fra le scanalature, e adeguato grip negli sterrati in generale. Il loro aspetto può essere considerato per certi versi aggressivo, poiché gli intagli arrivano in parte anche sulla spalla; sono poi coperture rinforzate, per resistere a terreni in cui si possono trovare sassi appuntiti in grado di lacerare la gomma dei pneumatici stradali, per tale motivo serve maggiore resistenza a questo tipo di sollecitazioni che sono più frequenti nell’off-road.
Gomme runflat
Esteriormente non hanno nulla di diverso rispetto a pneumatici standard, tuttavia sono in grado di resistere alle forature – per un determinato numero di chilometri – permettendo così all’automobilista di proseguire la marcia senza doversi fermare per cambiare la gomma danneggiata o in attesa dei soccorsi. Una soluzione funzionale e pratica, grazie ad un sistema che sorregge il peso della vettura pure in caso di perdita di pressione interna del pneumatico. Una volta forata una copertura di questo tipo, ci sono dei limiti da rispettare: innanzitutto la velocità, che non deve superare gli 80 chilometri orari, e poi la distanza da percorrere fissata a circa 80 chilometri, tuttavia sufficiente per togliersi d’impaccio qualora ci si trovasse distanti da casa o per raggiungere la propria officina di fiducia e provvedere alla sostituzione del pneumatico danneggiato. L’aspetto negativo è che offrono minor comfort in confronto alle gomme standard e soprattutto non sono riparabili, per cui sarà inevitabile sostituirli in seguito ad una foratura.
Come distinguere i diversi tipi di pneumatici?
Distinguere i vari tipi di pneumatici potrebbe sembrare difficile, poiché forma e colore sono uguali per tutti, tuttavia le differenze ci sono e ad un’occhiata più attenta non sfuggiranno di certo. Ad esempio, il battistrada fra gomme invernali ed estive cambia parecchio, nel primo caso si ha una composizione più articolata, poiché agli intagli si aggiungono delle lamelle (che servono ad incrementare il grip su ghiaccio e neve). In ogni caso poi si può fare affidamento su sigle e simboli presenti nel fianco della gomma: le coperture invernali riportano sempre la dicitura M+S – assente nei pneumatici estivi – a cui spesso si aggiunge il simbolo stilizzato del fiocco di neve all’interno di una montagna con tre punte. Ciò rende le gomme termiche immediatamente riconoscibili al di fuori di ogni dubbio.
Quale tipo di gomma scegliere?
La scelta dipende ovviamente dalla tipologia di uso che si fa della vettura e dalle esigenze. Di certo la soluzione più consigliata da esperti e addetti ai lavori è l’alternanza gomme invernali-estive, per poter avere sempre il massimo dell’efficienza in qualunque condizione. Per chi percorre non più di 10 mila chilometri all’anno circa e si sposta in aree con un clima mite, i pneumatici all season possono essere una valida alternativa. Coloro che guidano fra strade urbane ed extraurbane e sterrati, potrebbero puntare su un set di gomme all terrain, mentre chi ha a che fare in prevalenza con percorsi off-road e soltanto di rado si muove nelle normali strade, dovrebbe prendere in considerazione i mud terrain. Queste ovviamente sono solo indicazioni di massima, soltanto l’automobilista – che conosce bene i propri spostamenti e le sue esigenze al volante – può compiere la scelta più opportuna in fatto di gomme auto.
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